L'uomo di Neandhertal a Sperlonga

Il territorio di Sperlonga è stato abitato sin da tempi remoti e alcuni importantissimi reperti ritrovati all'interno della grotta incorporata nella villa imperiale di Tiberio ce ne danno la prova.
In un periodo compreso tra i 75.000 e i 35.000 anni fa gli uomini di Neandhertal vivevano in queste terre.

L'Impero e la villa di Tiberio

 

museoSecondo alcuni studiosi, non lontana dalla coste di Sperlonga sorgeva Amiclae, la misteriosa città fondata dai Laconi. Ma furono i Romani a scoprirla alla fine dell’età repubblicana, realizzando magnifiche residenze, attratti dalla bellezza del luogo e del clima mite. Il nome del paese deriva dalle numerose cavità naturali, in latino speluncae, tra cui quella utilizzata dall’imperatore Tiberio. Dopo la caduta di Roma, i ruderi della residenza imperiale, verso il VI secolo, servirono da rifugio a comunità e popolazioni locali. Da queste popolazioni vengono i primi abitanti di Sperlonga, che cominciava lentamente ad arroccarsi sulla collina di S. Magno. Una necessità determinata non solo dalle malattie delle paludi, ma dai continui attacchi dei pirati che infestavano il Tirreno. Il piccolo centro venne raso al suolo nell’agosto del 1534 dalle orde del corsaro Khair ad - Din detto il Barbarossa (di questi eventi rimane la memoria nel nome di Valle dei Corsari, presso la Grotta). Nel Settecento e nell’Ottocento, Sperlonga assunse l’attuale caratteristica struttura a forma di testuggine e venne arricchita con chiese e palazzi signorili.