I primi insediamenti nel territorio di Gaeta risalgono all’VIII
secolo a.C. e nel 345 a.C. la città fu vinta da Roma, che
la trasformò in un luogo di villeggiatura importante.
Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente Gaeta visse
molti saccheggi ad opera delle popolazioni barbariche e dei Saraceni.
Per difendere la città di gaeta fu costruito il castello.
Nell’VIII secolo d.C. la cittadina si affrancò dall’autorità imperiale
ed un secolo dopo diede origine al Ducato di Gaeta.
L’esperienza del ducato terminò nel 1140 quando Gaeta
fu conquistata dal re Ruggero II d’Altavilla .
Nella fase angioina la città riprese ad avere un ruolo importante.
Nel 1442 Alfonso d’Aragona sconfisse Renato, ultimo regnante
degli angioini nel Sud Italia. Durante la dominazione aragonese fu
costruito un nuovo castello (detto "Angioino") mentre il
vecchio fu rimodernato ed unito al nuovo.
Sotto gli spagnoli Gaeta aumentò ulteriormente la sua importanza
in virtù della sua posizione strategico/militare. Da Gaeta
salparono le navi pontificie che parteciparono alla famosa battaglia
di Lepanto che annullò per sempre le ambizioni di potenza
navale dell’impero ottomano.
La proclamazione della Repubblica Romana spinse papa Pio IX, il 25
novembre 1848, a rifugiarsi a Gaeta ospite dei borboni. Durante il
suo soggiorno a Gaeta proclamò il Dogma dell’Immacolata
Concezione.
A Gaeta si combattè l’ultima battaglia tra il Regno
delle due Sicilie e l’esercito piemontese terminata il 13 febbraio
1861 con la resa di Francesco II di Borbone .